Due squadre che hanno onorato degnamente la pallanuoto con impegno e dedizione. Ognuna ha cercato di prevalere sull’altra e alla fine è stata premiata la maggiore compattezza ed esperienza degli atleti in calottina biancazzurra.
L’asse Todini-Spinelli-Fiorita ben sorretto da un attento Sotgiu in marcatura sul duo giallorosso Casciotta-Campana ha piegato il ritorno prima e la resistenza dopo dei nostri ragazzi.
La crescita della Roma Waterpolo è evidente ma pecca ancora di continuità nei momenti topici del match, dove spesso cadiamo in errori banali e frutto di leggerezza agonistica. Altro problema da risolvere è questa permanente sonnolenza che dimostriamo di avere nel primo quarto, dove spesso concediamo troppo all’avversario che trova così quell’allungo decisivo che al termine del match farà la differenza.
Viviamo di strappi improvvisi e cadute rovinose. Trovare un equilibrio ci consentirebbe di avere una posizione migliore in classifica, ma il fatto di avere 11 esordienti assoluti nella categoria ci ha fatto perdere punti importanti. Ma nulla è perduto, un’analisi della classifica infatti ci consente di avere speranze per la salvezza e noi abbiamo l’obbligo di crederci.
Cinque vittorie, o 15 punti, questo è l’obiettivo minimo per la salvezza in un girone davvero combattuto e apertissimo. Se infatti consideriamo che il terzo posto è a 7 punti di distanza e le squadre sono molto ravvicinate tra loro è davvero tutto ancora possibile.
Detto del primo quarto chiuso in svantaggio per 2-0, torniamo al secondo parziale dove i giallorossi scendono in vasca più determinati e inizialmente sembrano in grado di poter tornare in partita. Prima Cimini su rigore, concesso su una spettacolare controfuga di Rapuano conclusasi con un fallo dell’avversario che non poteva fare altrimenti. Poi è Piacentini a rimettere i compagni in partita siglando il 3-2, ma poi sale in cattedra Todini e si fa di nuovo il buio per i romani di mister Maccioni. Cambio di vasca sotto di tre e non sembrano esserci buoni auspici.
Accade però quello che non ti aspetti tra il minuto 6:49 e il 5:41, dove la Roma Waterpolo stordisce l’avversario e sembra domarlo. Cimini, Casciotta e Di Prospero agguantano i biancazzurri e il risultato è sul 5-5. La solita leggerezza difensiva concede quella superiorità che Todini non può sbagliare e Fiorita dopo un minuto sfrutta una nuova incertezza difensiva della Roma e riporta il vantaggio a distanza di sicurezza. L’ultimo minuto consente a ognuna delle squadre di andare a segno assestando il risultato di 8-6 per la Lazio.
Il quarto tempo è quello agonisticamente più interessante e combattuto, sia i biancazzurri che i giallorossi non mollano l’avversario. Si vive con il risultato in bilico alternando belle giocate a disattenzioni incredibili su entrambi i fronti. Al gol di Di Prospero risponde Sotgiu, al gol Rapuano risponde Spinelli, di nuovo in gol Di Prospero e ancora una volta risponde Todini. È l’ultimo sussulto dei giallorossi per cercare l’aggancio, che dopo non troveranno più lo spunto per avvicinare i laziali. Spinelli e Todini chiudono il match.
Rimane la sensazione amara che forse si poteva osare di più e, sostanzialmente, almeno un pareggio era possibile. Ma lo sport al fischio dell’arbitro, buona la sua direzione, premia sempre il migliore o almeno quello che ci ha creduto di più. Complimenti al C.C. Lazio che ha fornito la visione del match sulla loro pagina Facebook con un’ottima qualità video e un commento tecnico sportivo ed equilibrato.
Il prossimo match ci vedrà in vasca a Monterotondo dopo le vacanze pasquali ed è in arrivo la corazzata Chiavari. Nella mitologia saremmo come Davide contro Golia e non sarebbe male ripeterne le gesta e il finale. Con una raccomandazione: restiamo umili e desideriamo fortemente un risultato di prestigio per cominciare a mettere la prima pietra per la salvezza.
Finalmente sarò lì con voi a sostenervi e mi sentirete. Eccome se mi sentirete. Forza Roma, Forza ragazzi.
DAVID CIMINI