Partiamo da un assunto: le sconfitte fanno parte del gioco e ogni sconfitta resta tale, non c’è nulla che si possa fare per modificare il risultato di una partita dopo il triplice fischio. Ma quando un risultato matura anche a causa di eventi esterni al campo di gioco, che non dipendono cioè solo dalle due squadre che scendono in vasca, allora è giusto parlarne.
Sì perché, nonostante aver lottato fino alla fine, usciamo sconfitti dall’ennesima trasferta, questa volta in casa della Libertas Perugia. Parte del risultato non dipende del tutto dalla prestazione dei nostri ragazzi però, ai quali vanno fatti solo grandi complimenti vista la giornata che hanno vissuto. Il tabellone alla fine recita 10-8 e si potrebbe pensare, visti i parziali, che a condannarci sia stato uno sfortunato primo quarto chiuso 3-0 a favore dei nostri avversari.
Il condizionale diventa d’obbligo però. Perché il nostro match è iniziato molto prima, quando in viaggio verso la capitale toscana il mezzo che trasportava la squadra è stato vittima di un incidente che ha costretto i nostri a rimanere bloccati per strada.
Non ci siamo persi d’animo e contatta la Libertas Perugia sembrava possibile posticipare la gara di almeno un’ora piuttosto che rimandarla, cosa che da regolamento era permessa alla nostra società. I perugini avevano voglia di giocare, al punto che si organizzano con mezzi propri per andare a recuperare la squadra romana bloccata e portarla all’impianto fiorentino della Piscina Nannini.
Oltre il danno (l’incidente) arriva però la beffa. Perché mentre sembrava che le due società si potessero mettere d’accordo per un rinvio che permettesse di ritrovare la concentrazione, alla fine i nostri avversari hanno scelto di avvalersi solo della mezz’ora messa a disposizione dal regolamento e il direttore di gara ha fatto iniziare la partita alle 19 in punto (l’orario di inizio del match era previsto per le 18:30).
Il problema è che il nostro ingresso in vasca è avvenuto pochi minuti prima del fischio iniziale. Un tempo non sufficiente per garantire un adeguato riscaldamento. Risultato? Un primo quarto giocato sotto tono, in cui non ci siamo espressi come avremmo potuto e che ci ha condannato a subire un parziale di 3-0 che ha indirizzato il resto della gara. Tentare di recuperare la partita ha richiesto ovviamente uno sforzo fisico maggiore per i nostri, che nel quarto tempo non sono più riusciti a contenere una squadra meglio organizzata e non sotto stress.
“La disponibilità della Libertas Perugia nel concederci un’ora di posticipo per l’inizio della partita – dopo l’incidente subito durante il viaggio di andata altrimenti per evitare di rimandare la gara – si è trasformata poi al nostro arrivo, alle 18.40, alla volontà di farci giocare tassativamente entro le 19.00, rientrando nella mezz’ora prevista dal regolamento. Questo perché per posticipare la gara di un’ora sarebbe servito un accordo tra le parti, negato dalla Libertas Perugia”.
“Ciò ha permesso ai nostri ragazzi un riscaldamento di appena 10 minuti, dopo 5 ore e mezza di viaggio, che ha avuto come conseguenza un parziale di 3-0 nel primo quarto non più recuperabile nel corso della partita. Complimenti ai miei ragazzi che nonostante tutto arrivavano ad agguantare un 6-6 per poi cedere nell’ultimo tempo. Abbiamo bisogno di esperienza anche in queste cose…” è il commento del Team Manager Fiorindo Cappelli al termine del match.
La sconfitta – visti anche gli altri risultati di giornata – ci condanna all’ultimo posto nel girone, anche se il quarto posto si trova a sole cinque lunghezze al momento. Non è dunque il tempo di disperare, ma di iniziare a pensare alla prossima partita in casa. Appuntamento al 2 aprile nell’impianto di Monterotondo, dove i nostri ragazzi scenderanno in campo contro il Rapallo Nuoto alle ore 15:00.