Dopo aver letto la prima intervista al direttore sportivo della Roma Waterpolo è arrivato il momento di dare la parola ai tecnici che in questa stagione cercheranno di portare in alto il nome della società capitolina. Per questo motivo abbiamo scelto di partire dall’allenatore che si occupa della formazione dei ragazzi più giovani della società, l’Under 12. Lasciamo allora spazio a Cristiano Flamini, che ci racconta la responsabilità a cui deve rispondere e soprattutto gli obiettivi in vista del prossimo anno. Questo “Parola a…” è tutto per i nostri più giovani atleti!
Coach lei allena il gruppo più giovane della società, come ci si sente ad avere la responsabilità di insegnare alle future generazioni di pallanuotisti romani?
Allenare il gruppo più giovane è una responsabilità ma prima di tutto un divertimento. Mi trovo molto bene con questa fascia d’età e con quella dell’Acquagol. Sono bambini curiosi, disposti ad ascoltare tutto e sono rispettosi anche verso il gioco. È bello creare aggregazione, creare un gruppo squadra che ha rispetto dei compagni e dei propri avversari. Il mio obiettivo infatti è soprattutto questo.
In questi ultimi anni a causa del Covid sono stati proprio i più giovani a soffrire di più per lo stop delle attività e dei campionati. Adesso che sembra tornare tutto alla normalità cosa dobbiamo aspettarci dal campionato dei nostri Under 12?
Riprendere la stagione sarà una sorpresa per tutti. Ogni società h avuto poco tempo per lavorare e ha dovuto farlo in condizioni difficili. Ci siamo dovuti adattare il più delle volte e creare allenamenti ad hoc che coinvolgevano anche altre categorie. Le incertezze soprattutto per le famiglie sono state tante, ma io devo ringraziarle perché ci hanno permesso di continuare ad allenare i ragazzi e farli crescere. Qualsiasi cosa accadrà in questo campionato dobbiamo solo essere felici, possiamo tornare a giocare e sognare di costruire i giovani pallanuotisti di domani.
La rosa che si trova ad allenare quest’anno è tutta nuovo, come vede i giovani atleti della Roma Waterpolo?
La rosa che abbiamo è nuova in parte. Alcuni giocano da un paio di anni, mentre altri ragazzi ho potuto seguirli fin dalle scuole materne dove lavoro. Non nascondo che potendo osservarli ogni giorno li ho allenati proprio per farli rendere al meglio in piscina (ride ndr). Penso che siamo a buon punto. A breve ci confronteremo con altre realtà del Lazio in un grande torneo e non vedo l’ora di vedere come reagiranno i ragazzi. Una base di partenza c’è, bisogna sempre però lavorare perché sono giovani e non c’è un limite alle cose che possono imparare. La rosa vanta un buon livello e abbiamo tanti atleti sotto i dieci anni che hanno una prospettiva di crescita enorme e che ci permetteranno di dire la nostra non solo in questo campionato ma anche nel prossimo. Se riusciremo a migliorare questa base di partenza ci potremo divertire veramente.
Quali sono gli obiettivi per questa stagione in vista del passaggio alle categorie superiori?
Gli obiettivi minimi di questa stagione sono ovviamente quello della crescita, per essere pronti al salto di categoria in Under 14 sia dal punto di vista fisico che tecnico, e quello di far bella figura ai tornei a cui prenderemo parte, sperando anche di trionfare in alcuni di questi. Sarà mio compito cercare di trasmettere la voglia di vincere ai ragazzi, cercando di tirar fuori da ognuno di loro l’agonismo non cattivo ma positivo. Se riuscirò in questo mio obiettivo personale saprò di aver raggiunto l’obiettivo che ogni allenatore si prefigge. Dobbiamo crescere e diventare giocatori il prima possibile, i risultati arriveranno e quindi l’importante per adesso è divertirci.